ESAME TIPO
Quando ha senso eseguire l'analisi statistica del cammino?
Anzitutto, l'analisi statistica del cammino ha senso se il paziente è in grado di eseguire in modo autonomo almeno qualche decina di passi. Quando le condizioni del paziente dovessero rendere impossibile ottenere quantomeno una breve camminata, STEP 32 potrebbe sempre consentire di eseguire un esame prevalentemente elettromiografico per individuare anomalie grossolane, quali ad esempio flaccidità, spasticità o ipertono di specifici gruppi muscolari.
In cosa consiste l'esame?
L'esame consiste nel posizionare i sensori sul paziente e chiedere al paziente di eseguire alcune camminate potendo disporre di un tratto rettilineo privo di ostacoli della lunghezza di almeno 8 - 10 metri. Al fine di semplificare l'esecuzione dell'esame, il paziente può percorrere la pedana avanti ed indietro senza arrestarsi: STEP 32 scarterà automaticamente i cicli del cammino non corrispondenti al cammino a regime in linea retta.
È possibile studiare un solo arto?
Nel corso del cammino non è di norma possibile studiare il comportamento biomeccanico o elettromiografico di un arto a prescindere dal comportamento dell'arto controlaterale. Non è generalmente accettabile neppure studiare i due arti separatamente: è importante poter avere contemporaneamente dati relativi al movimento dei due arti.
Quali e quanti sensori solitamente si utilizzano?
Di norma è necessario posizionare tre interruttori basografici (un canale) sotto ad ogni piede, quattro goniometri (due alle caviglie e due alle ginocchia) ed otto sonde per il prelievo del segnale elettromiografico di superficie (bilateralmente tibiale anteriore, gastrocnemio, retto del femore e bicipite femorale). STEP 32 dispone di 16 canali sull'unità paziente, pertanto ne restano ancora due liberi per studiare altri due gruppi muscolari al bisogno.
Situazioni particolari richiedono sensorizzazioni differenti.
Quanto tempo richiede la preparazione di un paziente?
Preparare un paziente come sopra descritto richiede dai 20 ai 30 minuti.
Quante camminate deve fare un paziente?
In linea di principio tre: una alla sua velocità spontanea, una a circa 50 cicli al minuto ed una a circa 60 cicli al minuto. Prima di iniziare le acquisizioni che dovranno essere studiate è però necessario accertarsi che il paziente si sia abituato alla presenza dei sensori e cammini in modo naturale: a tal fine conviene chiedere al paziente di eseguire brevi camminate (10 - 20 secondi caduna) ed analizzarne rapidamente i parametri caratteristici sino a che due o tre camminate consecutive non risultino statisticamente non differenti. In tutto, questa parte dell'esame richiede dai 10 ai 15 minuti.
Quanto tempo richiede l'elaborazione dei dati?
L'elaborazione dei dati di una singola camminata della durata di 2 minuti richiede oggi meno di 30 secondi ed è svolta in modo totalmente indipendente dall'utente